Itinerari per le tue vacanze a Teramo L'itinerario parte da Piazza Martiri della Libertà dove si trovano il Museo Civico e le Pinacoteca. Sempre dalla piazza si raggiunge, attraverso via del Vescovado, piazza Orsini dove si ...
ContinuaItinerari per le tue vacanze a Teramo
L'itinerario parte da Piazza Martiri della Libertà dove si trovano
il Museo Civico e le Pinacoteca.
Sempre dalla piazza si raggiunge, attraverso via del Vescovado, piazza
Orsini dove si prospetta la Cattedrale di San Berardo,
iniziata nella metà del XII secolo e compiuta nel XIV secolo. Nel
Settecento L'interno viene trasformato secondo i gusti barocchi;
tra il 1932 e il 1935 si decide di ripristinare le forme originali.
Attualmente L'interno si presenta imponente e severo illuminato dalle
monofore lungo le pareti della navata centrale; in ogni campata sono
presenti gli stemmi dei canonici che si adoperarono per la sua ricostruzione.
Magnifico è il paliotto d'argento (1433-48), capolavoro di Nicola
da Guardiagrele (1395ca-1462ca) orafo e scultore abruzzese. Un
altro grande artista, Jacobello del Fiore (notizie 1400-1439) artista
veneziano, documenta la sua presenza a Teramo, realizzando il bellissimo
polittico, L' "Incoronazione della Vergine", conservato all'interno
della cattedrale.
Nelle vicinanze della piazza si trovano i resti dell'antico Teatro
Romano, risalente al I secolo a.C, interamente costruito
in travertino, tufo e laterizi.
Imboccando corso Cerulli si entra a sinistra in via Antica Cattedrale
dove si trova la primitiva Cattedrale di Teramo, la chiesa
di San Getulio. Probabilmente risalente al VI secolo presenta
visibili tracce di affreschi del XII-XIII secolo.
Da corso Cerulli si prende corso Carlo de Michetti e attraversando
la verde ed alberata piazza della Libertà si incontra la chiesa
della Madonna delle Grazie. La chiesa di origine medievale
sorge sulle rovine di un antico monastero benedettino. Dal XV al
XX secolo è stata più volte rimaneggiata: L'attuale facciata è del
1920 e all'interno sono presenti affreschi ottocenteschi. Il chiostro,
ampiamente ristrutturato, conserva L'impianto originario romanico.