Vacanze Fermo La posizione della città di Fermo, sulla sommità del colle Sabulo, fu per gli antichi piceni e romani motivo di insediamento e di controllo su tutto il territorio circostante. Le numerose epigrafi, un teatro, le grandi cisterne (chiamate “piscine epuratorie”), ...
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La posizione della città di Fermo, sulla sommità del colle Sabulo, fu per gli antichi piceni e romani motivo di insediamento e di controllo su tutto il territorio circostante. Le numerose epigrafi, un teatro, le grandi cisterne (chiamate “piscine epuratorie”), un tempio sotto la cattedrale, parti di cinte murarie, sono i resti del grande potere dell’antica romana “Firmum”. Oggi la città vanta di una ricca eredità storica ed artistica valorizzata dallo splendido paesaggio circostante e dalla vicinanza di deliziose località balneari come Torre di Palme e Porto San Giorgio.
Opere d'arteCuore della città è la suggestiva Piazza del Popolo, commissionata nel 1442 da Alessandro Sforza e sistemata nella sua forma attuale nel 1659. La piazza si caratterizza dall’accurata e rigorosa linearità dell’impianto architettonico dove sorgono il Palazzo dei Priori (Palazzo Comunale), il Palazzo Apostolico, il Palazzo degli Studi ed il loggiato di San Rocco.
Il Palazzo dei Priori o Comunale è l’edificio pubblico più antico della città ed è sede della Pinacoteca e del Museo Archeologico piceno. La storia del palazzo inizia con l’unione di alcuni edifici nel 1296. Intorno al 1446, con la cacciata da Fermo della famiglia Sforza, il palazzo fu colpito duramente. Fino al 1590, anno in cui fu eretta all’esterno la statua bronzea di papa Sisto V, il palazzo subì molteplici modifiche. La statua bronzea fu costruita per commemorare la figura di Sisto V, al secolo Felice Perretti, papa dal 1585 al 1590. Nacque nel 1520 a Grottammare in provincia di Ascoli Piceno e dal 1571 al 1577 fu vescovo di Fermo.
La costruzione del Palazzo Apostolico iniziò nel 1502 e fu terminato nel 1532 per volere di Clemente VII, papa dal 1523 al 1534. Il portale, opera dell’architetto romano Girolamo Rainaldi (Roma 1570 - 1655) è costituito da due colonne di granito. Al secondo piano si trova la cronologia dei Signori e Podestà di Fermo dal 1120 al 1550 e la raccolta degli stemmi dei Governatori e Delegati Apostolici dal 1550 alla caduta dello Stato Pontificio.
Un’altra opera di Girolamo Rainaldi è il Palazzo degli Studi sede della Biblioteca di Fermo (risalente al XVI secolo), la prima nelle Marche e tra le prime in Italia per importanza storico-artistica.
Simbolo della città è il Duomo situato nella zona più alta di Fermo, al margine del piazzale del Girfalco, il belvedere della città. Precedentemente alla chiesa attuale, costruita all’inizio del XIII secolo, vi erano altri edifici sacri e profani dei quali sono ben visibili le fondamenta ed alcuni mosaici. A seguito di un’importante ristrutturazione, la cattedrale si presenta in uno stile quasi completamente settecentesco.
Nelle vicinanze del piazzale del Girifalco si trova lo splendido teatro dell’Aquila. Ispirandosi alla tradizione cinquecentesca, l’architetto Cosimo Morelli (Imola, Bologna, 1732 – 1812) costruì e terminò il teatro nel 1790.
A Fermo esistono molti edifici interessanti, ma da evidenziare è l’oratorio di Santa Monica dove si può ammirare un bellissimo ciclo di affreschi dell’arte tardo gotica.