I Primi d'Italia, storia del Festival Tutto ebbe inizio con una divertente anteprima a Colfiorito nel settembre del 1999, dove fu cotto e degustato lo gnocco più grande del mondo. ...
ContinuaI Primi d'Italia, storia del Festival
Tutto ebbe inizio con una divertente anteprima a Colfiorito nel settembre del 1999, dove fu cotto e degustato lo gnocco più grande del mondo.
Nel tempo, le proposte delle scuole di cucina hanno subito un’evoluzione.
Per venire incontro anche alle esigenze di un pubblico di visitatori sempre più numeroso, sono arrivati I Primi incontri con lo Chef, mini corsi che affiancavano quelli di alta cucina, senza escludere neanche i più piccoli con I Primi d’Italia Junior, un vero e proprio mini festival a misura di bambino, patrocinato dalla Disney che, con le riviste Disney in Cucina
e Art Attack, ha partecipato con giochi ed animazioni all’evento.
Non poteva mancare poi la cucina specializzata: quella vegetariana, per i single, per i celiaci, per chi soffre di intolleranze alimentari,o ancora per chi è affetto da altre patologie come diabete, obesità, colesterolo, problemi circolatori.
Il tutto con l’intento di promuovere numerosi appuntamenti finalizzati a favorire la divulgazione di informazioni nutrizionali corrette sulle “paste del benessere” attraverso la degustazione di alimenti che aiutano a star bene nel rispetto della tradizione.
Il passo successivo condurrà al Villaggio della natura e dei prodotti biologici, anche qui con uno scorcio sul mondo della sana alimentazione.
Alla tradizione si affianca però la sperimentazione.
Arrivano i primi del gusto insolito per qualità dei prodotti impiegati o per il carattere degli ingredienti che li compongono.
Fiori, frutta, erbe, spezie, prodotti biologici e vino danno vita a primi piatti in grado di deliziare il palato in modo nuovo.
Nuove ricette anche con i formaggi francesi realizzati con paste speciali - alla fragola, alla birra, alla liquirizia, alla cioccolata o preparati con farine particolari: riso venere-nero, lenticchie, ceci, castagne.
E per completare, gli spaghetti al grano saraceno che portano in cucina il “quinto gusto”, studiato e codificato, per superare i noti quattro sapori: dolce, amaro, salato e acido.
Numerosissime anche le iniziative che il Festival ha organizzati: sfilate con gli abiti fatti di pasta, performance
artistico - gastronomiche, gallerie dei formati speciali, mostre, libri, cinema e tanti spettacoli.
Così come tante sono state le regioni italiane che hanno presentato il meglio delle loro produzioni, e le aziende agroalimentari umbre che hanno avuto l’occasione di far conoscere i loro prodotti al grande pubblico del Festival.