Vacanze all'Isola d'Elba L'Isola d'Elba, la più grande tra le isole dell'Arcipelago Toscano, offre una moltitudine di paesaggi: romantici borghi, paesini arroccati, ...
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L'Isola d'Elba, la più grande tra le isole dell'Arcipelago Toscano, offre una moltitudine di paesaggi: romantici borghi, paesini arroccati, antichi castelli, incantevoli golfi, splendide scogliere, bellissime spiagge e mare cristallino.
Le spiagge di PortoferraioMolte spiagge degne di citazione si trovano nei pressi di Portoferraio.
La Spiaggia Sansone è situata sulla
costa settentrionale dell'isola, in un punto molto difficile da raggiungere
e per ciò regno di pace e tranquillità. Per raggiungerla si deve percorrere
un sentiero partendo dalla vicina "Spiaggia della Sorgente". Per chi
la raggiunge incontra un mare limpido e la bianchissima ghiaia.
La Biodola è una spiaggia attrezzata che prende il suo nome
dalla vicina località di Biodola, a 7 km da Portoferraio. Il mare azzurro e
la bianca sabbia sono circondati dal verde dei pini marittimi.
Meta preferita dai turisti è la spiaggia bianca di Campo nell'Elba:
un tratto di costa sabbiosa lunga quasi due chilometri.
Ad una distanza di 5 km si trova la spiaggia sabbiosa di Cavoli,
divisa in due parti dalla presenza di un piccolo gruppo di scogli. Uno
spettacolo da non perdere è la Grotta Azzurra,
a 600 m dalla baia di Cavoli e raggiungibile con il pedalò.
La spiaggia del golfo di Lacona, lunga circa 1 km,
è la più grande dell'Isola d'Elba. E? una spiaggia attrezzata e dispone
di numerosi campeggi.
In un' insenatura all'interno del golfo, a circa un chilometro da Lacona,
si trova la piccola spiaggia libera di Laconella.
La spiaggia di Naregno, lunga e stretta striscia di
sabbia, si trova a sud di Porto Azzurro, tra Cala di Mola e Capo Focardo
sul quale domina L'omonimo forte costruito attorno al 1640 dagli spagnoli.
La spiaggia è attrezzata e gode della vicinanza di molte strutture ricettive.
La spiaggia Terranera è composta da sabbia finissima
di colore nero brillante, dovuta alla presenza di due minerali ferrosi:
L'Ematite e la Pirite (nelle vicinanze si trova il Parco Minerario).
La spiaggia è situata sulla costa sud-orientale dell'isola, a circa 3
km da Porto Azzurro.
La Spiaggia Barbarossa prende il nome dall'omonimo pirata
che approdò sull'isola. La spiaggia offre molti servizi e in estate è
molto frequentata dai turisti.
La spiaggia di Sant'Andrea, a 7 km
da Marciana, è conosciuta come la "Spiaggia Bianca" per il colore della
sabbia. Molto belle sono le scogliere circostanti: piatte e lisce, sono
un punto ideale per prendere il sole in tranquillità. Nei fondali di
Sant'Andrea sono state ritrovate interessanti testimonianze di epoca
romana, oggi visibili nel Museo Archeologico di Marciana.
La spiaggia di Procchio è una delle più famose dell'Isola
d'Elba: protetta dall'omonimo golfo è ideale per chi cerca la comodità
e il divertimento a portata di mano grazie alla presenza di molti stabilimenti
balneari.
Per chi cerca una piccola
e tranquilla spiaggia attrezzata con vari stabilimenti, ideale è la piccola Nisporto.
La spiaggia lunga solo 180m con il fondo di ghiaia, è situata ad una
distanza di 5 km da Rio nell'Elba.
Piccolo gioiello di difficile accesso (solo via mare) è la spiaggia
Le Secche: la trasparenza del mare, le rocce solcate da sottili
linee di quarzo sono circondate da una selvaggia vegetazione di notevole
bellezza.
La presenza sull'isola di ricchi giacimenti di ferro resero possibile
il sorgere della civiltà etrusca e il successo della Roma imperiale che
utilizzò questo minerale per potenziare le sue armi. Aethalia,
che in greco significa fuliggine,? fu il nome dato all'isola dai Greci
nel VI sec. a. C. ?per la presenza di un gran numero di fuochi accesi
per la lavorazione del ferro. I giacimenti di ?ferro continuarono ad
essere sfruttati nel Medioevo dalla Repubblica Marinara di Pisa che riaprì
le miniere dopo quasi cinque secoli. Importante è anche sapere che per
i pisani L'Elba non fu solo ferro ma anche granito: il Duomo di Pisa
per esempio fu costruito con il granito proveniente dall'isola.
Il Parco Minerario, situato nel versante orientale dell'isola,
è nato per ?recuperare e valorizzare L'ambiente degradato dall'estrazione
del ferro.
Prestigiosi monumenti geologici sono le zone minerarie
di Rio nell'Elba e del Monte Calamita.
Sede centrale: Rio Marina ? Palazzo del Burò
Il parco nasce per il recupero e la valorizzazione ambientale delle
aree sfruttate dall'estrazione del ferro. I comuni coinvolti sono Capoliveri,
Rio Marina e Rio nell'Elba che ospitano i musei mineralogici, archeologici
e dell'arte mineraria.
Sono possibili escursioni all'interno delle antiche miniere di Rio Marina
e Rio Albano percorrendo le vecchie strade un tempo
utilizzate per il trasporto del minerale estratto.
I cantieri visitabili all'interno del parco sono: il Cantiere
Bacino (1860 ? 1980 circa) dove si possono cercare campioni
minerari da collezionare; il Cantiere Valle Giove (anni
?50 ? anni ?80) caratterizzato dall'imponenza dei suoi gradoni di lavorazione;
il Cantiere Falcacci (1800 ? 1960) nuovamente attivo
dal 2005 dopo la scoperta della Riomarinaite, una nuova specie mineraria;
il Cantiere Conche (fino al 1970) dove è possibile ammirare
il caratteristico laghetto dal colore rosso-bruno causato dalla intensa
presenza del ferro.
Rio nell'Elba, paese ricco di storia e tradizione,
è un antico borgo medievale e minerario arroccato sulle pendici del Monte
Capannello. L'aspetto medievale è caratterizzato da stretti vicoli, da
minuscole piazzette (tra le quali ricordiamo la piazzetta della Chiesa
di Santa Trinità) e da vecchi lavatoi scavati nella pietra. Di epoca
medievale sono le fortezze di San Giacomo e del Volterraio. La fortezza
del Volterraio, situata sull'omonimo monte, fu costruita nel XIII secolo
su commissione della famiglia Appiani, signori di Pisa, che in quei tempi
dominarono L'isola.
Capoliveri fu scelta in epoca medievale dalle comunità
monastiche cristiane, poichè adatta alla solitudine e alla preghiera.
Il borgo si raccolse attorno all'odierna via Roma dalla quale partono
una serie di viuzze e stradine caratterizzate da scalette, sottopassi,
archi e archetti. Esempio di architettura pisana è la chiesa di San
Michele, della quale rimangono solo alcune parti dell'abside.
Villa dei Mulini a Portoferraio e Villa San
Martino nei pressi di Marina di Campo, testimoniano una pagina
storica dell'isola: L'esilio dell'Imperatore Napoleone dal 1814 al
1815.
Napoleone fu accolto con entusiasmo dagli elbani: decise di ristrutturare
L'odierna Villa dei Mulini, tra il Forte Stella e il Forte Falcone. La
popolazione rimase affascinata dai molteplici lavori voluti dal sovrano:
fece costruire nuove strade accessibili alle carrozze, si occupò dell'igiene
pubblica, organizzò nuove flotte e restaurò L'attuale villa San Martino
che diventò la sua residenza estiva.
Le due ville oggi ospitano i musei dedicati al breve permanenza di Napoleone
all'Elba.
Castello di Volterraio - Loc. Volterraio, Portoferraio
I ruderi del castello sono situati sulla sommità di un picco roccioso
alto circa 400m e unicamente raggiungibile a piedi. La fortezza fece
parte del sistema difensivo voluto dai pisani durante il loro dominio
alla fine del XIII secolo. Nel XVI secolo durante L'invasione turca molti
abitanti dell'isola si rifugiarono dentro le sue mura. Il Volterraio
fu nuovamente utilizzato intorno al 1630 dalla popolazione dell'isola
come punto difensivo contro il contagio dalla? peste. Nel 1798 L'isola
fu coinvolta nelle lotte europee: i francesi presidiarono il castello,
ma questo fu preso e devastato dagli insorti elbani e dai soldati napoletani.
La forma del castello è un irregolare ovale a causa del dislivello del
terreno e delle continue migliorie apportate a scopo difensivo. All'interno
della fortezza (nella quale si entrava attraverso un ponte levatoio)
si trova un pozzo che fu riserva idrica nei periodi di presidio. Ridotto
in pessimo stato è il "cammin di ronda" che si sviluppa lungo il perimetro
dell'edificio. Da non perdere assolutamente è la panoramica che si può
godere dalla piccola piazzetta del castello da dove si può vedere tutta
L'area orientale dell'Isola d'Elba.
Fortezza Pisana - Marciana
La Fortezza Pisana fu costruita nel XIII secolo durante il dominio dei
pisani per scopi difensivi. Le mura quadrangolari, con ai vertici i quattro
bastioni, circondano la piazzetta centrale da poco restaurata che viene
utilizzata durante il periodo estivo per le manifestazioni culturali.
Dalla fortezza è possibile ammirare il territorio di Marciana e il golfo
di Marciana Marina. A poca distanza si può visitare il Museo Civico Archeologico
di Marciana
Museo Napoleonico di Villa Mulini - Portoferraio
Il museo conserva numerosi cimeli che furono dell'epoca e di proprietà
di Napoleone: la bandiera elbana che nel 1814 fu alzata sul Forte Falcone
per segnalare al nuovo sovrano il momento di sbarcare e la sua spada
sono un chiaro esempio dell'importanza degli oggetti conservati nel museo.
Il nome "Casa dei Mulini", che poi diventerà Villa dei Mulini, derivò
dalla presenza di due mulini che furono demoliti nel 1808. Originariamente
L'edificio era abitata dal giardiniere di Gian Gastone dei Medici che
nel 1724 la fece costruire. Napoleone nel 1814 la sopraelevò di un piano
e la trasformò in villa.
Il Salone degli Ufficiali espone alcune stampe del regno durato circa
10 mesi: petizioni, proclami e ordini del giorno.
Il Salone Paolina inizialmente fu realizzato per L'imperatrice, ma, non
volendo raggiungere Napoleone sull'isola, fu la sorella del sovrano,
Paolina Bonaparte Borghese, ad occupare la stanza. Il salone è decorato
secondo il gusto delle dimore fiorentine con magnifici dipinti a trompe-L'oeil
(inganno ottico).
Nel giardino si trova il Teatrino che fu utilizzato per concerti e rappresentazioni
teatrali
Grazie alla posizione elevata della villa, si capisce per quale motivo
Napoleone scelse questa dimora: con un colpo d'occhio poteva controllare
tutta L'area circostante in un raggio di circa 10 km.
Museo Nazionale di Villa San Martino - Località San Martino ? Portoferraio
Villa San Martino fu la dimora estiva di Napoleone. Nel 1851 Anatolio
Demidoff, discendente del sovrano, la abbellì con connotati neoclassici:
nel 1859 fu inaugurata la Galleria Demidoff.
Il museo ospita libri, gioielli, cimeli, stampe, oggetti d'arte appartenuti
a Napoleone e alla sua famiglia. Di grande rilievo sono la statua del
Canova, raffigurante Galatea, (per la quale posò Paolina Borghese, sorella
di Napoleone), e la Biblioteca Imperiale.
Molto bella è la Sala del Nodo d'Amore che prende il nome dalla decorazione
del soffitto: la tradizione vuole che la scena rappresenti la lontananza
tra Napoleone e Maria Luisa.
Museo civico archeologico marciana
Il primo nucleo museale è un insieme di reperti? trovati sull'isola negli
anni Sessanta. Nei primi anni Settanta venne recuperato un relitto
nel golfo di Procchio e con esso tutto il suo carico: questi reperti
sono oggi conservati nel museo archeologico. Il pezzo sicuramente più
pregiato è una piccola scultura in avorio raffigurante Dionisio da
giovane.
Museo dei Minerali Elbani Alfeo Ricci - Parco Minerario dell'Isola d'Elba
Il Museo dei Minerali Elbani ha come nucleo centrale la Collezione "Alfeo
Ricci" di Gianfranco Ricci che donò i minerali negli anni Trenta con
L'obbiettivo di far conoscere le risorse minerari elbane. Nel museo sono
presenti rare campionature di eccezionale bellezza e di grande valore
scientifico.
Museo dei Minerale e dell'Arte Mineraria - Parco Minerario dell'Isola d'Elba ? Rio Marina ? Palazzo del
Burò
In questo museo, oltre all'importante collezione di risorse minerarie,
si possono osservare gli ambienti di miniera fedelmente ricostruiti dagli
esperti di archeologia industriale. Completano L'ambiente unico e suggestivo
le foto storiche e i vecchi macchinari delle storiche miniere di ferro
e granito.
Museo Archeologico del Distretto Minerario - Parco Minerario dell'Isola d'Elba
Il museo offre un percorso didattico ricreando la storia dei giacimenti
minerari sull'isola dall'età del rame fino al medioevo. Le maggiori testimonianze
sono rappresentate dalla grotta di San Giuseppe (età del Rame), dal "Cavo"
(insieme di forni minerari etruschi e romani), dalle necropoli etrusche,
dalla villa romana di Capo Castello e dal villaggio medievale di Monte
Serra.