In Sicilia prima centrale solare termodinamica al mondo La prima centrale solare termica al mondo a sali fusi (tecnologia meno inquinante e molto più efficiente di quella basata sul riscaldamento degli oli), sarà operativa in Sicilia entro il 2015. ...
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La prima centrale solare termica al mondo a sali fusi (tecnologia meno inquinante e molto più efficiente di quella basata sul riscaldamento degli oli), sarà operativa in Sicilia entro il 2015.
Una tecnologia made in Italy, su cui l’Italia ha attualmente un vantaggio competitivo, lanciata dal Nobel Carlo Rubbia, all’epoca in cui era presidente dell’Enea (Associazione nazionale per l’efficienza energetica).
La centrale solare termodinamica e integrata a biomasse, verrà realizzata da Enel Green Power e fornirà elettricità sufficiente per circa 40.000 famiglie.
L’impianto (già in fase di autorizzazione), avrà una potenza di 30 megawatt (MW) e produrrà il 60% di una centrale di pari potenza a fonti fossili (una quantità di energia doppia rispetto a quella prodotta dal solare fotovoltaico).
L'impianto realizzato a Priolo Gargallo, integra una centrale alimentata a gas ad alta temperatura e si basa su brevetti di diversi componenti sviluppati dall'Enea, trasferiti ad aziende italiane che li hanno ingegnerizzati e che hanno costituito una filiera industriale hi-tech, di cui fanno parte una trentina di aziende.
Anest (Associazione nazionale per l’energia solare termodinamica), stima che il numero di persone direttamente occupate in una centrale di queste dimensioni può arrivare fino a 150, per un investimento da 200 milioni di euro.
L’annuncio di Enel Green Power è arrivato da Palermo nel corso del convegno “Sicilia, l’Isola del Solare termodinamico”.
Nel corso del convegno ministero dell’Ambiente, rappresentati politici, della Confindustria e dei sindacati hanno sottoscritto la Carta del Sole: un patto per l’energia tra territorio e industria, organizzato da Anest e Fred Sicilia (Forum Regionale per l’Energia Distribuita) in collaborazione con Confindustria Sicilia e Fondazione Sicilia.
Il solare termodinamico viene considerato la carta vincente del sistema Italia e potrebbe arrivare a competere entro il 2020 con il costo del kilowattora prodotto dal petrolio.
Brevetti e tecnologia, oltre a un altissimo indice di insolazione, forniranno all’Italia notevoli condizioni di partenza per divenire il Paese europeo a più alto sviluppo di questa tecnologia rinnovabile innovativa.
Lo sviluppo delle tecnologie legate al solare termodinamico, potrebbe inoltre potenziare la connessione tra la Tunisia e l’Italia che diverrebbe così la prima dorsale di collegamento delle reti del Nord Africa con le reti europee.